Zia Marta inverno

Zia Marta inverno

giovedì 31 ottobre 2013

Torta con zucca a sorpresa

Quel dolce che non delude...

Il momento conclusivo del pranzo festivo in famiglia, per un motivo o per l'altro, è sempre atteso, dai vari commensali...
C'è chi non vede l'ora che tutto finisca, per raggiungere amici o fidanzati e fare finalmente quello che vuole (chi ha avuto figli o nipoti adolescenti, mi capisce) c'è chi, invece, aspetta con fiducia, per assaporare un dolce un po' speciale. Fra l'altro, nei giorni di festa, anche le diete più ferree, lasciano maggiori possibilità d'azione. Vale comunque la pena di impegnarsi, per completare, con classe e fantasia, la semplice "torta fatta in casa" che potrebbe anche non piacere... Recuperare gli elementi di stagione può aiutare, ma l'idea vincente è sempre quella della "libertà totale" offrendo a tutti l'occasione di personalizzare a piacere la propria fetta. Questa trovata ci permetterà di stupire, ancora una volta!

Tutti in famiglia?

Preparo e accendo il forno

Le infornate di oggi
Ben presto inizierà il freddo, queste ultime anomale calde giornate di Ottobre, non saranno che un ricordo. Ci prepariamo intanto alla festa dei Santi e a ricordare i nostri defunti. Ci si ritrova nei rispettivi posti d'origine per visitare, almeno una volta all'anno, le tombe dei parenti. Chi si è spostato per lavoro, o in cerca di maggior fortuna, affronta talvolta lunghi viaggi per ritornare "a casa" quasi come a Natale. Anche se i tempi cambiano e certe cose sembrano fuori moda, per molti la tradizione conta. Comunque sia, se c'è qualcuno che torna, l'occasione è buona per festeggiare alla grande, seppur rinnovando il ricordo di chi non c'è più. Fervono i preparativi, particolarmente in campagna, dove certi comportamenti demodé sembrano sempre giustificati. Anche da Zia Marta ci si ritroverà fra poco intorno al focolare? Non è detto. Comunque qui il focolare lo accendiamo spesso e anche oggi abbiamo prodotto, tanto per portarci avanti... Ecco di seguito qualche dettaglio sulle mie semplicissime ricette cotte al forno:

martedì 29 ottobre 2013

Bietole, che passione!

Torta di bietole in sfoglia


Non esiste una vera e propria "stagione delle bietole" chi ha un orto, bene o male, da tarda primavera ne può disporre. Nei negozi ormai ci sono tutto l'anno (ma questo non vuol dire). Comunque in autunno le bietole sono abbondanti, svettano tra i solchi dell'orto con le belle coste bianche ed erette e le foglie verde scuro. Le piante si tagliano al colletto, prima del freddo, perchè gelerebbero... In casa si comincia ad accendere la stufa. Chi ha una cucina a legna, dispone di un forno sempre caldo.

E' il momento di preparare la torta di bietole in sfoglia.
Chi possiede un forno a gas o un forno ventilato lo accenderà per l'occasione, godendo di tepore e di profumo, infatti la bietola, cuocendo, profuma parecchio l'ambiente. 


lunedì 28 ottobre 2013

Funghi: poveri e gustosi

Sono nati i "Galletti"

 
Al margine dell'orto, in una ristretta zona incolta, dove l'erba e le canne la fanno da padrone, sono timidamente sbucati i "Galletti" funghi poveri e spesso scartati da chi raccoglie soltanto i nobili "Porcini" che nascono fra le eriche, poco più avanti nel nostro boschetto. Nonostante siano meno blasonati, certi umili funghetti, non sono meno buoni degli altri, anzi spesso li surclassano alla grande.

Conosco parecchie qualità di funghi e quindi oggi non ho avuto dubbi nel ricoloscerli e mi sono immediatamente rallegrata di questa abbondante produzione a 50 metri dalla mia cucina. Ovviamente una parte li ho raccolti subito, con attenzione per non danneggiare il terreno dove le ife si stanno propagando. Ho lasciato i più giovani per controllarne la crescita nei prossimi giorni. Getterò gli scarti della pulizia lì attorno per continuare ad inseminare il mio terreno.

Chi volesse riconoscere i "Galletti" comunemente così chiamati qui da noi in Liguria, ma forse più noti come "Finferli" nelle regioni del Nord Est o come "Galiture" in Piemonte, non può avere dubbi, ne' timori, sono di colore giallo pastello, più o meno intenso, a seconda delle condizioni del terreno, a crescita completa hanno la forma ad imbuto, la consistenza soda e tenace, e nella parte di sotto del cappello, sono completamente rigati, sino al gambo che prosegue senza nessun distacco dal cappello. Lascio la descrizione tecnica ai testi sacri (Fra gli altri innumerevoli, io possiedo la collezzione di Bruno Cetto)  ed ai vari micologi riconosciuti e titolati...
Inoltre, se capitasse di incontrare sul nostro cammino un altro "funghetto" molto simile e poco nobile, con la parte inferiore del cappello ricoperta di piccoli punte, anziché rigato, non abbiate timore, è L'Idnum Repandum, da noi conosciuto come "Cavaliere" ed è ugualmente un commestibile di buona qualità (negli esemplari vecchi è bene eliminare le punte).


domenica 27 ottobre 2013

Autunno profano

Armonia nel bosco


Vivo in una delle zone più “verdi” d’Italia, ricca di foreste, dove grandi alberi secolari silenziosamente vegetano e crescono, indipendentemente dal fragore della civiltà.

In questa stagione autunnale, inizia la stagione dei funghi ed i boschi si popolano di sconosciute presenze, che violano e contaminano il silenzio, con stonati suoni profani. Troppo spesso si tratta di “predatori scellerati” senza rispetto e di poca cultura “boschiva” che schiacciano e distruggono, rovistando malamente alla base delle piante. Non parliamo poi dei cacciatori, che spesso, con orde di cani latranti, ignorano impunemente lo spazio privato, armati di fucile, pronti a sterminare cinghiali e caprioli con l’alibi della selezione.


Questa è la realtà che si vive, frutto di una civiltà “mascherata” ed “arraffona”. 

sabato 26 ottobre 2013

Orto di un artista

Il colore dell'orto

Gli orti estivi sono per molti un ricordo.
Da noi in Liguria, particolarmente nelle zone riparate, in molti poderi, vegetano ancora le melanzane, i pomodori ed i peperoni e si manterranno sicuramente sino a novembre.

Lasceranno poi il posto ai cavoli, ai finocchi e a quelle "patate novelle" così preziose, che gli ortolani migliori  "caveranno" a Natale, per donarle ai parenti.
Ma non è di questo che oggi si parla.

Tutto questo cambiamento non poteva passare inosservato allo sguardo attento di un'artista, che interpreta il colore dell'orto con quei suoi soliti, fantastici "occhiali" che filtrano i raggi del sole, accentuando le luci ed i contrasti. Lasciamo allora lo spazio a pennelli, colori e sentimenti...


venerdì 25 ottobre 2013

Olive: per chi non ha tempo.

Conserve veloci per olive mature.

Chi proprio non ha tempo, forse non ha neppure olive. Non importa, si possono sempre raccogliere le olive di altri... Spesso ci sono richieste "Cercasi collaboratori per raccogliere olive" da parte di chi possiede grandi uliveti (spesso ci sono grandi uliveti, con tante olive, che nessuno raccoglie)
Comunque sia, basta andare in un qualsiasi frantoio, nel periodo di attività, per ricevere indirizzi, numeri telefonici e quanto altro necessario per fare acquisti leciti, piccoli o grandi...

giovedì 24 ottobre 2013

Olive: presto fatto al naturale

Olive verdi "al martello"


Il sistema più classico per conservare le olive è quello della salamoia che richiede però la quarantena. Appurato che questo metodo rimane valido per chi ha pazienza e tempo, consideriamo altri sistemi naturali e veloci che permettono di conservare le olive per tutto l'anno mantenendo il loro intenso sapore, anzi esaltandolo e valorizzandolo...

Questo che descrivo è un sistema adottato in Sardegna, dove forse le olive si schiacciano con un sasso, ma io (che sono molto tecnica) dopo aver provato il sasso, preferisco usare il martello...

mercoledì 23 ottobre 2013

Olive per un anno

Olive in salamoia


Oltre a produrre l'olio extravergine, il modo migliore per valorizzare le olive e usarle nel corso dell'anno, è sicuramente metterle in salamoia. Esistono tradizioni secolari per farlo, che prevedono lunghi periodi di preparazione a garanzia di un buon risultato, particolarmente per eliminare il sapore amaro, tipico dell'oliva appena colta. 
Ci sono anche i soliti sistemi veloci, utilizzati ovviamente "dai più furbi"che passano le olive direttamente nella soda caustica, tanto da sveltire le operazioni. Quest'ultimo sistema, è quello che io sconsiglio ed è semplice capirne il motivo:

Per il consumo famigliare è preferibile adottare sistemi naturali, collaudati e sani, sotto tutti i punti di vista, (per questo io non avveleno le mie piante, ma distolgo le mosche con altri sistemi) Per usare la soda, tanto varrebbe rifornirsi al supermercato...


martedì 22 ottobre 2013

Olive? Fra poco si raccoglie!

Creativi fra gli ulivi.


Chi frequenta la campagna ed in particolare le zone rivierasche, coltivate ad oliveto, in questo periodo dell'anno, potrebbe notare grandi cambiamenti e imbattersi in situazioni quasi surreali a vedersi: Squarci di colore si alternano al grigio-verde delle fronde.




Sono molti, infatti, coloro che si stanno preparando alla raccolta delle olive e stendono lunghe strisce di reti fra gli alberi.  Le teorie in questo caso sono svariate, in modo particolare là dove non ci sono grandi uliveti e la produzione annuale di olio è prevalentemente ad uso famigliare. Con il sistema delle reti si dovrebbe impedire ai frutti, già maturi o caduti col vento, di toccare il terreno, dove potrebbero tristemente ammuffire


domenica 20 ottobre 2013

Scelgo la campagna


Integrati o disintegrati?

Non voglio affrontare problematiche più grandi di me, ma dare soltanto una testimonianza personale, rifacendomi ad un particolare scambio di battute, intercorso tra me e mio figlio, la settimana scorsa. 
Il titolo avrebbe potuto essere più semplicemente "inseriti o disinseriti" ma usare il termine "integrato" mi sembra più efficace ed immediato, per definire quello che ero e quello che sono. 
Considerando i gravi problemi di "integrazione" legati alle forti migrazioni umane, che caratterizzano il momento, è anche davvero molto attuale il concetto, oltre che il termine.

Questi fatti, purtroppo, sono ben più gravi dei miei problemi, che, se solo volessi, eliminerei, cambiando vita. "Disintegrato" poi, così come lo propongo, costituisce soltanto una variazione sul tema.
Dove voglio arrivare?
Semplice, alla mia scelta di vivere in campagna, ai margini del tumulto, appartata dalla mondanità, dalla moda e dall'apparire.



Non c'è rosa senza spine

Una rosa dopo l'altra...


Le rose di Giulio
Il tema scelto lo scorso anno, per la rassegna "Fiori, frutta, qualità" che ogni autunno ha luogo a Celle Ligure, in provincia di Savona, è stata la rosa, in tutte le sue varietà, con tutta la sua poesia, il suo fascino ed il suo profumo.
Oltre alla consistente esposizione, che i vivaisti partecipanti alla rassegna hanno presentato (trasformando le vie del centro storico ed il lungomare, in un unico grande giardino) l'Amministrazione Comunale ha proposto un percorso sensoriale, dedicato alla "ROSA" confermandola ancora "regina dei fiori".
Organizzato all'interno della sala espositiva del Municipio, con musica, profumo, petali sparsi, l'iniziativa ha cercato di offrire ai visitatori un coinvolgimento totale. Sono stati offerti rosolio e sciroppi di un tempo, confetture e gelatine dall'intenso sapore, ovviamente di rosa. Spiccavano, fra tutta quella esagerata dolcezza, numerosi quadri a tema, correlati da testi poetici, ricchi di sentimento e in certi casi, colmi di drammaticità. 

sabato 19 ottobre 2013

Fiori dipinti

Anche in autunno sbocciano fiori


Nel giardino di Zia Marta sbocciano fiori tutto l'anno, sono i ritratti dei fiori che una nostra amica produce, anche su commissione, per coloro che non si accontentano di fotografare le fioriture stagionali, ma vogliono portare in casa colori e poesia, con un vero "ritratto" su tela... Ad ogni quadro dipinto corrisponde un testo poetico, descrittivo del momento e della situazione.
Questi, presentati oggi, sono di piccolo formato cm. 20 x 25 ma non per questo sono opere poco importanti. Ripropongono i dettagli ed i colori realistici di una scheda botanica, ma con una tecnica particolare, sfaccettata, moderna ed attuale, mantenendo tutta la freschezza della natura. Sono fiori sorpresi in pieno sole e fissati sulla tela con forti colori, compatti e lucenti.

Vuoi anche tu il ritratto del tuo fiore più bello?

Visita il sito dell'artista http://giardiniperenni.webnode.it/


giovedì 17 ottobre 2013

Un'amico alato

Caduto dal nido

Oggi, sentendo frusciare tra le foglie degli alberi, ho intravisto una piccola sagoma alata che spiccava il volo; in un attimo ho ricordato una grande sorpresa, riservatami anni fa dalla sorte, proprio nel mio giardino: 
In un caldo pomeriggio, trovai a terra un tenero uccellino, arruffato e ancora un po' spiumato. Doveva essere appena caduto dal suo nido, che però, nonostante gli sforzi, non fui capace di trovare. Forse era nascosto tra le fronde alte delle numerose roverelle, o in qualche cavità dei tronchi. 


Zucca fritta dolce e salata


Fritti di zucca


Sia i fiori che i frutti di zucche e zucchini si prestano a preparare fritti e frittelle dolci o salati, davvero deliziosi. Chi coltiva le proprie zucche, collega l'utilizzo gastronomico dei fiori principalmente all'estate, momento di maggior vigore della pianta.
Ad un certo punto della stagione le zucche concludono la loro produzione e seccano, maturando i frutti maturi, ovvero le zucche da inverno, che riescono a durare per mesi garantendo una fantastica alternativa in cucina.


 
Il segreto di fritti e frittelle è nella pastella, che può essere più o meno ben riuscita, in relazione anche alla sua tipologia. La zucca ed i fiori sono sempre buoni, questi ultimi devono essere colti di fresco e per evitare brutte sorprese, la tendenza è di privare  i fiori della zucca del pistillo (occasionalmente amarognolo) lasciandolo invece ai fiori di zucchino. Io invece tengo tutto, friggo persino le foglie giovani e buone che sono! 


Altra cosa da dire è che da noi la "frittella" è dolce mentre il "frisciolo" è salato. Inoltre  è bene tener presente che i friscioli si devono servire ben caldi, mentre le frittelle possono essere buone anche da fredde, magari con sopra una crema tiepida a base di cioccolato fondente...

mercoledì 16 ottobre 2013

Risotto di zucca

Facciamo il riso con la zucca?  

Ok andiamo con quello! 

Preferisco usare la zucca gialla detta "tronbetta" perchè è quella che mi dà meno problemi (sia per la coltivazione che per la preparazione).



A questo proposito ci sono diverse scuole di pensiero, io preparo un soffritto leggero, con olio, cipolla e aglio, aggiungo sempre una foglia di alloro, due se sono piccole!
(c'è chi aggiunge anche la pancetta, ma, secondo me, sovrasta il sapore della zucca).
Lascio dorare, nello stesso contenitore dove poi metterò tutto il resto, per questo dovrà essere capiente. 








Pulisco la zucca, che ha la scorza piuttosto dura, elimino i semi e ne taglio la polpa.

lunedì 14 ottobre 2013

Descrivere il tramonto


Tramonto : nome maschile plurale. 1 l'insieme dei fenomeni atmosferici, di luce e di colore, che si verificano al tramontare del Sole (definizione tratta dal "Dizionario Garzanti").


"Contrasti al tramonto"


In cucina con le zucche


La tradizione contadina


In campagna, da sempre, ci si alimenta con prodotti di produzione propria. Ancor oggi, chi coltiva un orto ad uso famigliare, sceglie di coltivare solo le cose che, in casa, si consumano con piacere.
Coltivare le zucche per me vuol dire poter disporre, di un ingrediente gradito, sempre pronto e per tutto l'anno.
Prodotte le zucche ci si affina poi nella sperimentazione o nella scelta delle varie ricette. Chi non produce zucche le compra, senza problemi, se ne trovano magari solo di certe qualità, perchè non tutte sono commercializzate.  Procurata la zucca non c'è che l'imbarazzo della scelta, basta un buon libro, uno soltanto e un po' di attenzione, per cucinare "alla grande" seguendo la tradizione, oppure innovando.
Quando cucino io, le ricette non vengono mai realizzate così come sono riportate, vado d'istinto, partendo da quello di cui posso disporre, ricordando l'insegnamento di nonna Pina che, con il suo sapere, riassumeva la tradizione semplice della gente di montagna. Dove era cresciuta lei, avevano poco, ma la zucca "da inverno" nell'alimentazione delle famiglie, era un classico, come patate e cipolle. 

domenica 13 ottobre 2013

Zucche, Zucchine, Zucchette


La famiglia delle cucurbitacee

Informazioni generali:
Sono raggruppate, nella grande famiglia delle cucurbitacee, una varietà di tipologie differenti per forma, colore ed utizzo. 

Originarie di centro e sud America, del Messico, ma comunque delle regioni tropicali del continente americano, sono entrate a far parte della nostra tradizione gastronomica decisamente dopo la scoperta dell'America.
Probabilmente, prima di allora, esisteva in Europa una sola tipologia di Zucche, appartenti al genere Legenaria (per intenderci, quella a forma di fiasca), differenziate anchesse per forma e dimensioni, non sempre utizzate come ortaggio commestibile. Venivano destinate particolarmente a contenere ogni genere di prodotto, in grani, in polvere ed anche allo stato liquido, dopo essere state svuolate ed essicate a dovere. 

sabato 12 ottobre 2013

Solo prodotti naturali!


Quasi tutto a chilometri zero

Oggi a Quiliano, in provincia di Savona, ha iniziato l'attività un negozio di frutta e verdura che vende quasi tutti i prodotti "a chilometri zero" è in via Roma, poco prima dell'unica Farmacia... Le coraggiose e intrapprendenti "socie" (è così che si chiamano fra loro) affermano di voler differenziare il loro commercio dagli altri negozi di zona. Quello che non è di produzione strettamente locale, lo reperiscono in prima persona, direttamente dai produttori, ovvero: vanno sul campo!

Faranno consegnare i prodotti acquistati a domicilio, da un giovanotto molto carino e riceveranno ordini anche via internet.
Come faranno?  Staremo a vedere.

Da oggi Zia Marta "le tiene d'occhio". La nostra tecnologia più avanzata ( si fa per dire...) è al servizio del vivere sano, quindi, anche la nostra attenzione, sarà spesso dedicata alle "Socie". Intanto, non abbiamo mai visto tante varietà di ortaggi in un sol momento (e davvero tutto di stagione!)


Cielo di Brianza

  

Pausa di riflessione...















Ci sono momenti in cui siamo sopraffatti dall'emozione e dalla gioia di un momento o di un evento, che strappa la nostra attenzione alle cose più usuali, a quelle cose che siamo soliti fare, con più o meno partecipazione ed energia. Questi, sono momenti speciali, che capitano di rado, da non perdere, da vivere con attenzione, da assaporare con sapienza, come se fossero gli ultimi attimi della nostra vita.  E' proprio in questi momenti che lo spirito si eleva e ci sentiamo partecipi di un misterioso e infinito progetto.

giovedì 10 ottobre 2013

Alloro di buona fortuna

Dedicato a chi vuole di più


Da sempre l'umanità cerca la fortuna.
Pare che anticamente si considerasse l'alloro portatore di questo elemento essenziale per la sopravvivenza umana, particolarmente nelle avversità.
Per Dafne le cose non sono però andate così bene: Rifiutandosi ad Apollo fù trasfomata in un albero di Alloro... Ma questa era mitologia!

 Ancor oggi in certe zone del mondo si pianta un Alloro vicino alla casa come "portafortuna" e se si vogliono bacche in abbondanza, se ne piantano due: un albero maschile ed uno femminile, affinchè i fiori bianchi, che compaiono in tarda primavera, si possano impollinare per produrre frutti.  

Un tempo si leggeva il futuro delle persone sulle foglie dell'Alloro, proprio per il suo indiscusso potere divinatorio...

In cucina con l'Alloro

Aromatizzare con l'Alloro


Nella cucina povera di un tempo, poichè gli ingredienti quotidiani erano miseri, le piante aromatiche avevano un ruolo importante, infatti davano sapore al pane, alle patate e alla poca carne dei giorni festivi. Chi viveva in campagna era naturalmente favorito, potendo disporre con abbondanza almeno di aromi ed ortaggi.
La tradizione ha tramandato ricette che si avvalgono anche dell'alloro come spezia primaria, basta pensare all'arrosto, al bollito e a tutti i vari sughi e sughetti per la pasta.  
Una foglia d'alloro non guasta mai.
Ho già spiegato, nel post dedicato alle bacche, come realizzare la polvere per insaporire, ma usare le foglie in cucina è più semplice, visto che si conservano secche e possono essere sempre disponibili. L'alloro secco è sicuramente preferibile: non sfrigola nell'olio ed il sapore non è mai eccessivo, come possono essere talvolta le foglie fresche. Si conserva bene appeso a mazzi e quando è già ben secco, dentro a vasi di vetro.


martedì 8 ottobre 2013

Cure naturali (con bacche di Alloro)

Bacche di Alloro: 

Concentrato efficace per gli antichi rimedi


Le bacche di Alloro altro non sono che il frutto della pianta femminile.
Alcuni autori le definiscono "drupe"; hanno un unico nocciolo e la scarsa polpa, inizialmente verde, a maturazione completa diventa nera, ricoperta da una pellicina esterna lucida e liscia. Dalle bacche di Alloro mature si estrae l'olio di lauro (per pressione a caldo) si tratta di un liquido grasso e verde, presente in percentuale variabile, dal 17 al 25 per cento.   

lunedì 7 ottobre 2013

Cure naturali (con foglie d'Alloro)


Foglie di Alloro negli antichi rimedi

 


L'Alloro, nonostante abbia reso molti servigi alla medicina, ha perduto l'importanza che aveva un tempo come "rimedio"
Per curare i piccoli malanni, le antiche ricette sono comunque ancora efficaci, nonostante non abbiano costi proibitivi e non siano proposte in TV ...

ATTENZIONE: L'uso dell'Alloro è controindicato qualora siano in corso stati imfiammatori interni ed è sconsiglato alle donne in stato di gravidanza.


domenica 6 ottobre 2013

Liquore di Alloro

Le ricette con l’Alloro


Liquore di Alloro:

Dentro ad un vaso di vetro con la chiusura a pressione ho lasciato, per 10 giorni, 50 foglie di Alloro, appena colte, a macerare in 400 grammi di alcool puro a 90° (la clorofilla è passata nell’alcool che è diventato di colore molto intenso, mentre le foglie si sono scolorite, assumendo un aspetto speciale di cuoio vecchio)

Ho recuperato le foglie che potranno essere utilizzato in altro modo e ho preparato lo sciroppo con 500 grammi di zucchero in mezzo litro di acqua sterilizzata (ovvero: bollita per due volte)

Ho rovesciato lo sciroppo raffreddato nel recipiente con l'alcool, ormai profumatissimo e quasi nero per la clorofilla.


sabato 5 ottobre 2013

Magico alloro, (parte seconda)



Dopo la raccolta le bacche di alloro si lasciano essiccare e si conservano per lungo tempo. Quando servono polverizzate, possono essere frantumate in un mortaio di marmo, il loro profumo è molto intenso e  deodora l'ambiente.

Le bacche servono anche per insaporire i cibi, durante la cottura; prima di servire in tavola, è necessario però eliminarle,  dato che il loro sapore è davvero molto forte e potrebbero essere scambiate per olive, da commensali poco informati.


venerdì 4 ottobre 2013

Magico Alloro

Nel mio giardino c'è un grande alloro e dal momento che produce foglie e bacche in grande quantità, ho imparato ad utilizzarlo in cucina, ma non soltanto...
L'alloro (Laurus Nobilis) viene infatti usato, da sempre, per un'infinità di altri scopi.


Nell'antichità classica era considerato il simbolo della gloria e della vittoria.
Era consacrato ad Apollo, sempre rappresentato con una corona di alloro; si narra che, la bella Dafne, venne trasformata in alloro, proprio perché volle fuggire da lui.

Si incoronavano di alloro i vincitori di Olimpia, gli mperatori, i poeti, i medici ed i filosofi. Veniva usato nei riti propiziatori e divinatori e pare avesse la facoltà di preservare dai colpi di fulmine e fosse considerato portatore di bei sogni. Non posso garantire che queste sue facoltà  siano ancora valide ai nostri giorni, ma si potrebbe intanto provare a metterne qualche foglia sotto al cuscino, magari per migliorare i sogni funziona davvero e male non ne può certamente fare!