Di quale stile le vorrei?
Credo che trecce, e ghirlande siano di tradizione nordica, ma l'idea dell'intreccio è presente in ogni cultura, ovviamente ogni etnia da sempre produce in maniera differente, o meglio difforme, in base anche ai materiali di cui dispone e che determinano la finezza.In questo periodo dell'anno, si riproducono in ogni modo e maniera intrecci quasi omologati, che ricordano, più o meno fedelmente, fredde località nevose, ubicate laddove ci sono conifere in abbondanza. In quei luoghi, con coerenza, si posizionano, a contorno di finestre e portoni, ricchi addobbi sontuosi, di essenze sempreverdi, verdissime o argentee.
Tutto quello che viene riprodotto, nella società del consumismo, è tendenzialmente in plastica; essendo associato all'idea del Natale, si ravviva con vistosi nastri rossi e spesso si completa con pigne... talvolta tristemente dorate. Ma c'è sicuramente di peggio: quando vengono usati sintetici materiali luccicanti di oro ed argento, lasciatemelo dire, eccessivi ed orrendi, sempre vedendoli nelle vetrine mi domando chi li compra, ma se vengono prodotti c'è chi li richiede. Giustamente, non tutti i gusti sono uguali.
Puppy e l'ippocastano |
La corona di Anna |
Zia Marta per tutto l'anno |
Ancor oggi, se intreccio corone, mi ritrovo a cercare nel bosco quello che mi serve e la mia fantasia in quell'ambito si alimenta; l'arricchimento dell'intreccio, nel mio caso, viene poi sommando ulteriori elementi che, in qualche modo, fanno parte del mio vissuto e completano "l'opera"
Ho un terreno incolto, zona di passaggio per cinghiali e caprioli, dove le viti inselvatichite continuano a gettare tralci improduttivi, anche per me, proprio quello, è territorio "di caccia" dove raccolgo il materiale utile per realizzare le mie "costruzioni" nel rispetto dei gusti di tutti quelli che non apprezzano i miei soggetti.
Essendo rustica e selvatica, evidenzio queste belle caratteristiche, anche in tutte le mie corone. Indipendentemente dal materiale che uso, il profumo dominante è quello della selva. Inoltre, dal momento che sempre conservo, raccolgo e riciclo, materiali diversi, realizzo soggetti esclusivi per caratterizzare ogni creazione. Penserete: "Che personaggio, meglio perderla che trovarla..." Tranquilli, non mordo. Anzi, sono disponibile, vi spiego come si lavora, alla mia maniera...
Per fare la corona intrecciata, consiglio di usare un unico materiale e per iniziare, partirei usando i più semplici. Se abbiamo la disponibilità di un salice, dovrà essere una corona fatta esclusivamente con rami di salice, ugualmente se vorremo usare la passiflora (sono i due elementi più facili da trattare perché mantengono una buona flessibilità). L'ideale sarebbe intrecciare corone sin che la pianta è attiva, quando si effettua la potatura, non lasciando seccare quanto potato. Spesso io utilizzo la vite e dopo aver raccolto rami e tralci potati, li porto a casa e li intreccio fra loro senza fissarli con niente altro che i rami stessi, sino a raggiungere la pienezza necessaria. Realizzo intrecci piuttosto radi, dove vado poi ad inserire altri elementi.
La proposta di oggi |
Completata la corona si taglia l'esubero, particolarmente sul lato da accostare al muro, soltanto per mantenere una certa aderenza nel momento in cui, la nostra corona, verrà posizionata. Finito l'intreccio si sceglie la parte superiore e si lega uno spago con due nodi, uno vicino alla corona e l'altro all'estremità, formando un'asola per appendere la corona ad un chiodo.
Adesso siamo pronti a completare l'opera... attualmente dispongo di foglie di roverella e di ghiande in grande quantità, pertanto userò questo materiale per una delle mie corone, quella che propongo oggi.
primo stadio |
secondo stadio |
Raccolti dei rametti con le foglie ancora attaccate, con pazienza li potrei inserire nell'intreccio di base. La roverella non perde mai tutte le foglie quindi, in tal caso, mi facilita il compito. Ho deciso però di preparare elementi sciolti, che potrò usare anche come segnaposto a tavola (li ho incollati a delle piccole mollette che pinzerò poi al bigliettino, con il nome del commensale. Ho usato la colla a caldo, ma vanno bene anche i collanti ad asciugatura immediata (pur che rimangano trasparenti). Ho aggiunto alle ghiande della roverella, le nocciole, alcune piccole pigne e delle arachidi in guscio, ma potevo anche usare le noci o i melograni nani. Vado così a completare, pinzando ai tralci di vite della corona i miei elementi decorativi che, volendo ottenere un lavoro definitivo, potrebbero essere incollati direttamente, senza usare le mollettine.
Se volete ravvivare l'insieme e renderlo "più natalizio" aggiungete un po' di nastro ed un biglietto augurale, quello che ho messo io è il massimo dell'essenzialità (certo farete di meglio) è un foglietto bianco appoggiato su una base di carta riciclata, che preparo io con il macero delle fotocopie mal riuscite.
Quello che mi sento di raccomandare, sempre, è la sobrietà negli elementi, non è detto che "tanto" sia bene, spesso il tanto diventa "troppo" a svantaggio dell'eleganza.
preziosa, senza dare nell'occhio |
Un'altro suggerimento che posso dare è quello di aggiungere piccoli elementi preziosi,
particolarmente se le corone sono destinate ad adornare la vostra casa delle feste.
La rusticità della corona evidenzia il particolare "prezioso" e denota una certa qual ricercatezza
che non guasta...
In questo secondo esempio, con foglie verdi, appena appassite (che prima o poi ingialliranno, diventando davvero fantastiche)
la particolare pigna, appesantisce la parte bassa, lasciando un po' distaccati, in maggiore evidenza, i due uccellini antichi, di vetro soffiato, posati con leggerezza (hanno le pinzette) tra le fronde profumate dell'alloro...
Inoltre, non dimentichiamo che: poco oro impreziosisce, troppo oro, anche nei decori, diventa ostentazione, come addosso alle persone...
Direi di aver trattato l'argomento in modo esaustivo, se ci sono domande sono qui, nel giardino di Zia Marta ad intrecciare le mie rustiche ghirlande e a fare altre cose, più o meno inutili, che mi tengono molto impegnata, anche nel "tempo libero"... ma libero da cosa? Bene o male io lavoro sempre.
Che bella sorpresa Marta, sono bellissime le tue creazioni, hai buon gusto, mi piace tanto anche la corona di Anna, un bacione, con affetto Laura.
RispondiEliminaDai Laura, prova anche tu. Sono lavori abbastanza semplici, magari le prime volte uno deve scoprire qualche segreto, ma poi i risultati si vedono. Ciao, cara, anche da Anna, che forse quest'anno farà tutt'altro genere di corone...Devo andare a controllare.
Elimina