Zia Marta inverno

Zia Marta inverno

domenica 10 novembre 2013

Tradizione e dedizione

Come sono le castagne?

Il calderone
Mi sono ritrovata a considerare, in varie occasioni, quanta parte ha la dedizione delle persone nel tramandare usanze antiche e semplici capaci di creare ancora emozione. Ci sono occasioni per tutti, utili per imparare cose e farsi "contagiare" vengono talvolta pubblicizzate con manifesti grossolani, di colori allucinanti ed eccessivi, che ammiccano dagli spazi appositi e strutturati di città e periferie.
Tutto questo accade particolarmente in questo periodo autunnale, mentre le   castagne cadono e la fanno da padrone.





il fuoco di Piero
L'entroterra si costella di iniziative interessanti, finalizzate a valorizzare quella ruralità generosa ed abbondante, portata in piazza solo per l'occasione. Molti di coloro che si impegnano nelle varie funzioni necessarie ad allestire una fiera contadina, o comunque popolare, quotidianamente vivono quella realtà, o rimane anche per loro un fatto occasionale?

Tra i volontari che cuociono le infinite castagne, per una castagnata di successo, ci sono persone semplici, che abitualmente frequentano il bosco, che tagliano legna e colgono funghi, dosando con parsimonia quella piccola ricchezza, unica fonte di reddito, disponibile per loro.

Ne sono a conoscenza perchè ho vissuto quella realtà in un particolare periodo della mia vita. Li ho conosciuti tutti i protagonisti della castagnata... Li ho seguiti nel loro quotidiano, ho ascoltato i loro discorsi bonari, in dialetto misto, che non era ligure e neppure piemontese.
Era la lingua della valle...

La padella bucata
Coloro che gironzolano per fiere paesane, con spirito consumistico, perdono oltre il 50% di quello che potrebbero portare a casa. Chi parte dalla città per andare in valle, solo ed esclusivamente per passare un pomeriggio diverso, a sgranocchiare qualche castagna arrostita, non  è informato quasi mai, di quello che c'è stato a monte dell'evento: incontri di programmazione, incarichi sostenuti a fatica, relazioni talvolta difficili fra i paesani della "Pro Loco" organizzatrice della festa... Discussioni ed abbandono per alcuni, doppio, triplo lavoro per altri, per quelli che ci tengono a figurare bene, per il loro paese, magari rivale di quell'altro, che vorrebbe primeggiare e fare di più.

Spazio agli anziani

Sarebbe bello che lo spirito di sacrificio e l'onestà di questi "sempliciotti" fossero contagiosi e ripetibili. Se imparassimo da loro, che hanno studiato poco,
tutto andrebbe meglio. Non ci sarebbe più chi impiega materiali scadenti nei lavori pubblici, non ci sarebbe chi specula sui termini degli appalti e non sarebbe crollato il ponte che collegava la parte bassa della valle con quella montana, durante le forti pioggie della primavera scorsa...
Quest'anno la castagnata non si può fare.

Non c'è più il ponte, nessuno arriverebbe a sgranocchiare le castagne.
Niente fiera, nessun ritorno. Tutto rimane grigio, aspettando che scenda la neve.
L'alta valle rimarrà inerte quest'autunno, 
privata anche del suo unico e vero momento di gloria.





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