Zia Marta inverno

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venerdì 15 novembre 2013

Zucca "in sfoglia"

I ravioli di Jùanò
(Rajeu du Jùanò')

Non sempre forchetta e coltello sono necessari, ci sono occasioni in cui le posate creano problemi ed imbarazzo, in particolare se vengono serviti a buffé "prodotti scomodi" gocciolanti o troppo ingombranti da consumare "vagando" con il piattino in mano. In tali occasioni nemmeno le tartine sono rassicuranti, non si riescono a pinzare con la forchetta e sporcano le dita, come certa pizza... meglio i salatini, anche se talvolta riservano sgradite sorprese, nascondendo all'interno disgustosi sapori.

Per queste occasioni ho messo a punto alcune soluzioni di successo, che non mi tradiscono mai. Oggi ne prepariamo una speciale che mi ricorda la nonna Pina e suo nipote, detto Jùanò, a lui sono dedicati questi miei "ravioli" cotti al forno, ottimi come antipasto, indicati per pranzi in piedi e spuntini, il loro segreto? Sono ripieni di zucca...

La prima cosa da fare è la sfoglia, destinata a contenere il prezioso ripieno.

Sfoglia rustica a riposo
Quando la preparo, impasto dentro ad una ciotola capiente la farina, l'olio e l'acqua tiepida. Doso gli ingredienti "ad occhio" ma si possono così quantificare: per ogni due etti di farina consideriamo 4 abbondanti cucchiai d'olio e 8 di acqua tiepida. Inizialmente preferisco mescolare gli ingredienti con una forchetta, quindi proseguo con le mani asciutte. L'impasto dovrà essere liscio ed omogeneo, tiepido e morbido, se rimane attaccato alle mani si deve aggiungere un po' di farina. Si forma una palla e si lascia nella ciotola coperta, almeno per trenta minuti. .


Nel mentre si prepara la zucca, togliendo la scorza dura ed i semi, se ci sono; dovrà essere tagliata in grossi pezzi e bollita per una decina di minuti, almeno, in acqua salata; sarà poi scolata e schiacciata per bene con la forchetta.
Si pesa un'egual quantità di patate, si pelano e si fanno cuocere in acqua salata, bolliranno sino a cottura (in base al formato). Ancora calde si potranno schiacciare con apposito attrezzo o forchetta.

Prepariamo il ripieno

In una padella avremo inoltre preparato un abbondante soffritto con aglio e cipolle.
Ho usato le cipolle rosse per colorare ulteriormente il ripieno dei ravioli, ma si possono usare cipolle bianche o bionde.

Dopo aver mescolato insieme: zucca, patate e soffritto, si aggiungono le uova, nella quantità di 6 per ogni chilogrammo di composto, con abbondante formaggio "grana" grattuggiato.

Con la pasta, che intanto avrà riposato a sufficienza, si tira una sfoglia piuttosto sottile, con il mattarello, oppure con la macchina a rulli.
Con un coppapasta si tagliano dischi di 8 centimetri di diametro e si lasciano appoggiati sulla spianatoia, magari coperti affinché non asciughino troppo.

Sopra ad ogni disco, si mette un po' di ripieno, spostato su di una delle due metà, senza esagerare nella quantità; si ripiega l'altro lembo di pasta per coprire il ripieno e si ottiene una mezzaluna. Con molta attenzione si schiacciano bene i bordi, facendo pressione con le dita, affinché non si aprano durante la cottura. E' importante che la pasta ripiena non si attacchi alla spianatoia e a tale proposito consiglio di posare le mezzelune finite in una zona infarinata.

Si dispongono i ravioli dentro a teglie basse, cospargendoli con un po' di sale oppure con pezzettini di lardo salato; dopo averli cotti per 25/30 minuti a 180°(in base al forno) avranno assunto un colore dorato e saranno evidenti i dadini di lardo. Si ripongono sul piatto e possono costituire la portata di un antipasto o arricchire un aperitivo un po' rustico, accompagnando un buon "Pigato".



Con questa ricetta partecipo al contest "Una zucca per te" del blog "Un giorno senza fretta".


Una zucca per te

 

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