Olive verdi "al martello"
Questo che descrivo è un sistema adottato in Sardegna, dove forse le olive si schiacciano con un sasso, ma io (che sono molto tecnica) dopo aver provato il sasso, preferisco usare il martello...
Sono preferibili quelle più grandi, dette "da mensa" (esistono varietà a frutto gigante) ma anche le altre vanno bene.
I colpi di martello dovranno essere efficaci, ma non troppo, è sufficiente intaccare la polpa dell'oliva (si ammacca senza problema); non si devono assolutamente spaccare i noccioli, ne' schiacciarsi le dita (perché fa male).
Si prepara la salamoia (un etto di sale grosso per ogni litro d'acqua portata a bollore) e si lascia raffreddare completamente.
Si devono sistemare le olive "spaccate" in un vaso di vetro (spargendo ogni tanto semi di finocchio o foglie di timo essiccate) senza riempirlo completamente. Sarebbe opportuno premere il contenuto con qualche cosa (esistono reticelle apposite)
Per completare, rovesciare la salamoia fredda nel vaso, cercando di coprire il contenuto.
Una particolarità, di questo sistema di conservazione, è che, le olive, sono pronte per essere consumate in poco tempo, solitamente dopo un mese si possono assaggiare e sono deliziose. Qualora il sapore fosse ancora troppo forte, dopo un mese, rinnovate la salamoia e sostituitela completamente.
Pasta di olive (Patè di olive)
Volendo conservare per lungo tempo si può surgelare, in tal caso dentro ad un contenitore di plastica, con la chiusura a pressione. (Surgelare piccole dosi separate, da utilizzare in un'unica occasione, così potrete consumarla sempre fresca.)
Chi non ama particolarmente i "sapori" forti" potrà mescolare, al momento, alcuni cucchiai di ricotta, ammorbidendo il sapore in modo consistente; potrebbe servire a preparare uno spuntino veloce, un aperitivo, oppure una merenda saporita.
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