Aromatizzare con l'Alloro
La tradizione ha tramandato ricette che si avvalgono anche dell'alloro come spezia primaria, basta pensare all'arrosto, al bollito e a tutti i vari sughi e sughetti per la pasta.
Una foglia d'alloro non guasta mai.
Ho già spiegato, nel post dedicato alle bacche, come realizzare la polvere per insaporire, ma usare le foglie in cucina è più semplice, visto che si conservano secche e possono essere sempre disponibili. L'alloro secco è sicuramente preferibile: non sfrigola nell'olio ed il sapore non è mai eccessivo, come possono essere talvolta le foglie fresche. Si conserva bene appeso a mazzi e quando è già ben secco, dentro a vasi di vetro.
Il Pane dei Templari
Una specialità gastronomica che spesso produco e regalo, certa di stupire chi l'assaggia, si avvale delle foglie di Alloro, oltre che per l'aroma, anche come "supporto". In sostanza la foglia verde è parte integrante del risultato. Per produrre questo mio famoso "Pane dei Templari" servono uova, farina e saporiti ingredienti recuperati per caso...
Non che tutto sia lasciato al caso, ma i Templari, nel loro pellegrinare, non avevano certo da dosare gli ingredienti! Infatti, in base a quanto riuscivano a reperire nelle varie fattorie (più come elemosina che per vero e proprio approvvigionamento) doveva bastare. Questo loro, molto antico, è il mio stesso spirito! Quanto troviamo in frigorifero deve bastare: formaggi, misti, salame, prosciutto, pancetta, ecc. Tutto tagliato a pezzetti.
Si Impastano insieme tutti gli ingredienti, senza mai usare lievito, quindi si vanno ad assemblare piccole parti di impasto sulle foglie di alloro, sagomandone la forma, proprio sulla pagina inferiore (ovvero: la parte liscia della foglia rimane visibile).
Posti in una teglia ampia e cotti nel forno a temperatura di 180° saranno pronti in 20 minuti circa (si vede che la cottura è completa quando cambia il colore) Disposti su di un piatto, i piccoli "pani" faranno una gran figura!
Forse risulterà ovvio, ma è bene specificare che, prima di assaggiare questa profumatissima specialità, fragrante, tiepida o fredda, si deve togliere la foglia (anche se c'è chi se la mangia, dicendo che è croccante...) Non preoccupatevi della temperatura del forno, i Templari cuocevano su fuochi liberi, magari sulla pietra calda di un focolare di fortuna, non usavano lievito perchè non avevano il tempo di aspettare che facesse effetto nell'impasto...
I Templari dovevano "scappare" sempre, proprio come facciamo noi, al giorno d'oggi, troppo spesso.
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