Zia Marta inverno

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lunedì 25 novembre 2013

C'è cavolo e cavolo...

Cavolo a merenda

Se non proprio a merenda, magari con l'aperitivo, o per una serata fra amici. Magari cucinato in un modo speciale, un po' più ricercato del solito. E poi, diciamolo, c'è cavolo e cavolo... quello che vi propongo oggi è il broccolo, quindi il principe dei cavoli, quello dal sapore più raffinato. Inoltre, ho scelto di comperare il broccolo romanesco, perchè lo trovo talmente bello da sembrare una scultura, articolata e decorativa. Ammirando la perfezione che la natura ha raggiunto in questo broccolo, non possiamo che rimanerne affascinati. Valeva la pena quindi di proporre la ricetta giusta per una "cosetta" niente male, forse degna di figurare sulla tavola di un ristorantino alla moda...
 

Partiamo dal broccolo, tagliando le foglie che ci sono alla base e parte del torsolo, non si deve sprecare nulla. Dopo aver sciaquato bene, tagliamo a pezzetti e mettiamo a bollire per 10 minuti in acqua salata.
Scoliamo e sbollentiamo adesso alcune delle punte belle, tagliandole sempre da sotto. Il mio broccolo era piuttosto grande e ne ho avanzato parecchio che cucineremo in seguito.

Dopo pochi munuti solleviamo con attenzione le punte e poniamole in un piatto che andremo a coprire con una coppa di vetro per lasciare che la cottura si completi a vapore.

A questo punto  prepariamo i contenitori di pasta, in cui andremo a sistemare il nostro broccolo. Su due etti di farina, aggiungo un uovo e acqua di bollitura del cavolo. Impasto sino ad ottenere una pasta liscia e omogenea, che, con aggiunta di farina sui due lati, vado a stendere, aiutandomi con un mattarello. Devo ottenere una sfoglia non troppo sottile. Con un coltello o delle forbici ritaglio le parti necessarie a rivestire morbidamente un contenitore per tortine, sul quale avrò già posto un foglietto di carta da forno.


Si devono adesso tritare quelle che certe persone considerano parti di scarto, che abbiamo precedentemente cotto.
Possiamo usare un tritatutto, senza però trasformare il broccolo in poltiglia. Aggiungiamo un uovo, formaggio grana grattugiato e ricotta, aggiustiamo di sale e riempiamo le coppette di pasta. Con gli avanzi di pasta stesa, che inevitabilmente rimangono, possiamo preparare delle strisce annodate morbidamente, che cuoceremo insieme alle coppette di broccolo.


Saranno pronte in 20/30 minuti con forno a180°. Si capisce che sono cotte quando i bordi della coppetta di pasta sono colorati e possono quindi essere ritirati dal forno.
Cospargo ogni coppetta con grana grattugiato e aggiungo qualche goccia d'olio, prevalentemente sulla pasta.
Conviene servire prima che si raffreddino, ma sono comunque apprezzabili anche da freddi.


Possiamo decorare ogni piatto monoporzione con punte di broccolo cotte al vapore e uno dei "salatini" realizzati con gli avanzi della pasta precedentemente stesa per fare le nostre piccole coppe.
Ovviamente la presentazione si presta ad essere personalizzata, quindi lasciamo sfogo alla fantasia, senza eccedere, compromettendo l'eleganza.
A mio avviso le coppette di broccolo si prestano per accompagnare un aperitivo, ma cossono costituire un antipasto originale, magari precedendo una crema di broccolo e tante altre belle portate verdi o colorate...di un pranzo "senza carne" da realizzare ad un costo più che moderato.



 




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