Una ricetta fuori moda...
Le mode cambiano, forse le uova sono una cosa troppo semplice da proporre, adesso che i gusti della clientela sono più ricercati e in cucina, ad ogni livello, ci sono cuochi professionalmente formati che fanno sicuramente di meglio.
Le uova del Fauno erano sempre screziate, mai di colore unico, perchè Rosanna, nell'impasto che preparava per riempire, aggiungeva le olive tritate, oppure la maggiorana o il rosmarino. Insomma le uova del Fauno erano diverse da tutte le altre e l'idea di cambiare gli ingredienti del ripieno era venuta proprio in seguito ad un suo suggerimento. Noi sapevamo tutto, ci confidavano i loro segreti.
Oggi, dal momento che avevo tante
uova disponibili, ho pensato di rifare questa semplice cosa, che mi soddisfa sempre e mi riporta a ricordare cose piacevoli e simpatiche. Dopo aver fatto bollire per una decina di minuti, in acqua salata (non chiedetemi perché). Si sgusciano le uova, cercando di non danneggiarle troppo. Per ottenere un buon risultato, non devono essere troppo fresche, vanno bene quelle "vecchie" di una settimana (io le tengo sempre in frigorifero, ma invecchiano ugualmente). Ci sono persone che per facilitare l'operazione e non danneggiare le uova ci soffiano dentro dopo aver intaccato il guscio e questo mi lascia sgomenta, anche perchè, questo prodotto viene poi consumato senza ulteriori trattamenti e solo d'idea che qualcuno ci abbia soffiato è disgustosa (adesso non mangerei più le uova del Fauno, magari quei due ci soffiavano dentro...)
Chi ha fatto la maionese aggiungerà qualche goccia di aceto (quella in vasetto è già acidula) e poi mescolerà bene con del tonno al naturale oppure sott'olio, ma ben scolato e sminuzzato.
A questo punto, volendo, si può aggiungere pane bagnato in aceto (attenzione se ne avete già messo nella maionese, non esagerate) e si possono differenziare i sapori con capperi, olive oppure acciughe o senape... Ogni metà di uovo verrà quindi riempita con l'equivalente volume dell'uovo, è bello che rimangano ben gonfi. Io aggiusto con la forchetta e pongo su ogni uovo ripieno una piccola oliva in salamoia, ma potrete mettere un cappero, oppure un pezzetto di acciuga, giusto per rendere evidente il sapore di quella metà... Se in casa piacciono le uova sode, sarà un successo ed una festa di sapori, più o meno forti.
Vi assicuro che nonostante non sia più di moda, questo semplice "intruglio" costituisce un ottimo antipasto e a casa di Zia Marta questa serà costituirà un bel secondo, accompagnato da una fresca insalata e qualche bella fetta di pane rustico,
quello che ho fatto io...
Ogni volta, con le uova ripiene, il mio ricordo torna al Fauno, a Rosanna, alla loro graziosa "Trattoria del Castello" e anche a mio marito che non c'è più.
Cara Zia Marta all'inizio mi hai fatta sorridere con il racconto del Fauno e alla fine mi hai fatta commuovere, le uova sode ripiene sono uno degli antipasti che mia suocera preparava quando andavo a pranzare da lei, le serviva con gli affettati misti, a noi piacciono ancora adesso, ti leggo sempre molto volentieri e le tue ricette sono semplici e sempre ben documentate, ti auguro un tranquillo weekend, qua ha nevicato ma ora piove, un abbraccio, con affetto Laura.
RispondiEliminaCara Laura grazie, vedrai che domani ci sarà il sole. Buona notte.
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